Potere del trio

Insenature

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view post Posted on 21/10/2010, 20:02
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:thomas:


Per un secondo tutto si fece bianco e vidi il trio nella terra desolata. Non sapevo come o perchè ma erano qui, insieme a me.
Avevo visto anche che mi avrebbero trovato quindi non lasciai il mio posto sicuro.
Ero accovacciato in posizione fetale fra un insenatura natuarle che si era creata dall'incrocio di due grandi complessi rocciosi cingendo il volto fra le gambe strette al petto.


Continua da Landa - Inferno
:piper:
La nostra via di fuga ci portò in una nuova zona di "quell'inferno", migliaia di formazioni rocciose si innalzavano come lame dal terreno creando una fitta rete di vie.

Edited by Angelus08 - 29/10/2010, 21:11
 
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view post Posted on 30/10/2010, 21:08
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:phoebe:

Camminammo sino ad un'insenatura, ne eravamo molto vicine.
Attorno a noi migliaia di formazioni rocciose, erano molto alte e noi di fianco molto molto piccole.
Percorrevamo strette viuzze polverose in mezzo alle rocce. Il buio si avvicinava offuscando pian piano la nostra vista.
Procedendo per quella stessa strada balzarono ai miei occhi delle lanterne, alcune spente ma altre accese, che sporgevano dalla parete, affisse ai dei chiodi spessi, robusti ma arrugginiti.
Ne presi una per me e altre due per le mie sorelle. Meglio andare avanti vedendo dove si mettono i piedi e stando attente.
<< Sicura che dobbiamo passare di qui? >>
Chiesi, cominciando ad essere infreddolita e un pò impaurita.
Stavamo seguendo nostra sorella maggiore e ci stava portando lì.
Mi facevo strada con la lanterna accesa che mi illuminava il cammino, liberandomi dall'oscurità e permettendomi di notare qualcuno accovacciato a terra. Ammutolii all'istante.
Lo illuminai alla luce della lanterna, venendo a sapere che non era un miraggio.
C'era qualcuno lì. Ma non era nessun demone da noi sconfitto.
<< P-piper? Paige? >>

 
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view post Posted on 30/10/2010, 23:48
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:piper:


Il buio era fitto e le insenature mi sembravano tutti uguali, fortunatamente phoebe prese un torci e illuminò per quando possibile la nostra via ma era lì pronta a criticare la mia decisione.
Un po strizzita per le sue parole la guardai iniziando a rispondere storcendo le labbra
Sono tutti uguali come faccio a capire dove stiamo andando?
Piuttosto tu, perchè non provi ad avere una premonizione per trovare la strada giusta.

mentre la rimproveravo phoebe ci allarmò indicando una sagoma raggomitolata, socchiusi gli occhi per meglio vedere chi fosse, non mi sembrava qualcuno di conosciuto ma eravamo all'inferno chi mai poteva essere?
Vi sembra conosciuto
Lasciai andare le mani a Phoebe e Paige pronta ad usare i miei poteri in caso di pericolo

:thomas:


Loro erano qui, a poca distanza da me e mi osservavano come un orso allo zoo. Mi strinsi ancora di più raggomitolandomi come una sfera umana, dondolandomi leggermente come un pendolo.
Morti.... tutti morti..... demoni.... vuoto..... non c'è niente..... solo.... sono solo..... morti.... tutti morti.... demoni....vuoto..... non c'è niente..... solo..... sono solo.....
Iniziai a borbottare queste parole sconnesse a bassa voce come un matra o come un pazzo. Infondo stare lì sin dalla nascita non era facile.
 
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view post Posted on 1/11/2010, 19:54
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''Un gioco che non vinco mai, il mio sbaglio più grande che rabbia che mi fai.
Il vuoto sotto i passi miei sei il mio sbaglio più grande''

:phoebe:

Si era offesa perché le avevo chiesto se era sicura che dovevamo passare di lì. Non avevo voluto offenderla. Era mia sorella, dannazione! Ma era stato più forte di me, con l'aria fredda e pesante la domanda mi era uscita spontanea, senza riflettere.
Piuttosto tu, perchè non provi ad avere una premonizione per trovare la strada giusta.
<< Ci sto provando ma non funziona! Non funziona a comando, te l'ho già detto!>>
Ogni tanto, durante il cammino provavo ad avere qualche premonizione.
Ma niente andava come speravo. Forse eravamo condannate a restare ancora un pò in quell'Inferno.
Quel ragazzo suscitava nuove domande in me. Come mai era là?
Cosa ci faceva? Era o non era un demone?
Si dimenava, dondolava ancora accovacciato sulla polvere del terreno. Borbottava parole sconnesse, incomplete. Frasi a metà.
Se mi ero impaurita, lui lo era molto di più.
Dovevamo proteggerlo? Io non ne dubitavo.
Piper compì la parte iniziale del gesto che faceva quando usava il suo potere.
La fermai con una mano sul suo braccio.
<< Non preoccuparti, andrà tutto bene. Ci siamo noi. Ti proteggeremo. >>
Lo consolavo con semplici frasi pietose.
''Andrà tutto bene'' Come poteva andare tutto bene?
Non avevo ancora avuto una premonizione che mi indicasse una strada da imboccare per andare via e mi ero sentita in dovere di proteggere quello sconosciuto. Lo vedevo come un innocente.
Mi abbassai come a volerlo aiutare a calmarsi.
Accidentalmente la mia mano sfiorò il suo avambraccio e entrai in un profondo stato catatonico. In trance, coinvolta dalla visione in bianco e nero che si presentava davanti a me.

[...]
CODICE
Una donna dai capelli castani piggia frenetica, a dir poco furiosa il pulsante per chiamare l'ascensore che porta fino all'Attico di...Cole.
Ha fretta di sparire, di tornare dalle sorelle e di deviare l'argomento.
Non vuole parlarne con Cole, avrebbe rimandato il discorso. Vuole soltanto allontanarsi il prima possibile!
[color=red]<< Ti prego, Cole. Non adesso. >>[/color]
Il rumore di sottofondo alle sue parole fanno intendere che può entrare nell'ascensore e così fa, immediatamente.
L'uomo ribatte, ritiene di avere il diritto di sapere cosa accade alla moglie.
[color=White]<< Sono preoccupato. >>[/color]
Lei coglie l'opportunità lanciata dal marito per azzardare una risposta, con un lieve risolino frenetico.
[color=red]<< Beh, non devi. >>[/color]
[color=White]<< Invece lo sono. Cosa è successo? >>[/color]
Non si può cambiare argomento. La donna si sente fregata.
C'è allora un lungo silenzio, durante il quale lei si mette a considerare tutti i modi in cui dirlo.
[color=red]<< Sono incinta >>[/color]
Ancora più frenetica e veloce piggia il pulsante interno all'ascensore per chiudere le porte, mollando Cole, non concedendogli la possibilità di replicare.

[...]

Mi sollevai di scatto, frenetica, agitatissima strabuzzando gli occhi, con la testa che scoppiava forte e con il cuore improvvisamente pesante per il carico emozionale che portava.
Accaldata, molto accaldata, mi sentivo scottare, mi sentivo dentro un forno acceso solamente per me. Mai nessuna visione mi fece quell'effetto devastante. Il respiro si faceva lento.
In trappola, in una scomoda trappola.
Un vincolo del quale avevo pensato di essermi liberata per sempre.
Perché riproporre quelle immagini? Perché puntualizzare su di Lui, su Cole? Non avevo risposte.
Ero come svuotata. Lo avevo amato fino in fondo, avevo provato di tutto per annientare la sua malvagità, dandogli il mio appoggio e togliendogli i poteri ma avevo perso. Mi ero illusa. Non era altro che un gioco che non vinsi mai. Mi ero fidata di lui e il suo pensiero non doveva tornare ad assillarmi. Avevo chiuso con lui.
<< Tu... Tu sei... >>
Non mi capacitavo di ciò che all'istante capii. Perché toccava sempre a me soffrire così?
Nonostante mi ribellassi all'evidenza Cole poteva essere tornato con qualche stratagemma e lui ne faceva parte?
Non gli avrei permesso di ledermi l'anima e il cuore dinuovo ora che avevo trovato l'uomo che amavo più della mia stessa vita, insieme all'equilibrio in ambito lavorativo.


Edited by >>Chris - 1/11/2010, 21:05
 
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view post Posted on 3/11/2010, 19:02
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Aspetta cosa stai facendo?
Ero stupida da quell'azione, quel gesto di grande cuore nell'aiutare qualcuno senza curarsi di niente, di chi fosse o dove si trovasse.
La mia parte razione in quel momento soppiantava quell'istinto. Eravamo chissà in quale parte dell'inferno o mondo parallelo ed eravamo appena sfuggiti a due demoni redivivi, lui poteva essere la qualsiasi.
Non la bloccai, sarebbe stato inutile, era molto testarda ma rimasi all'erta a guardare.
Vidi le sue spalle inarcarsi leggermente ma con uno scatto conosciuto: una premonizione. Finalmente potevamo capire qualcosa di quel posto, sperando in buone notizie, che non arrivarono.
Spaventata ed impaurita da quello che aveva visto iniziò a borbottare allontanandosi da quel tizio; subito la ragiunsi lanciando un occhiata indagatrice al ragazzo
Phoebe, stai bene? Che cosa è successo? Che cosa hai visto?!


:thomas:


Non appena mi toccò mi fu tutto più chiaro, era come se stessi vedendo un film degli ultimi anni delle sorelle halliwell. anche lei a breve ebbe una visione, non sapevo cosa stesse vedendo ma ero sicuro che riguardasse me, chi ero.
Mi alzai di scatto subito dopo di lei, quando anche l'altra sorella si era avvicinata, dovevo sembrare più spaventato di quando non fossi, loro potevano essere la via d'uscita da questo posto ed il modo di ottenere ciò che volevo.
Mi schiacciai contro la parete, leggermente tremante e lercio di fanghiglia.
Dissi una sola parola, molto significativa che non dava scapo alla realtà e che per certi versi era scaturita dalla mia parte umana.
.....mamma.....
 
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view post Posted on 7/11/2010, 20:55
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-Cole...-
Risposi a mia sorella.
Quel ragazzo era figlio mio e di...Cole, demone per metà, un essere molto pericoloso, non lo ignoravo ma era anche parte di me, aveva sangue Halliwell nelle vene, il mio sangue, sangue di strega, strega buona, sangue che lo avrebbe salvato dal diventare il mostro che era stato suo padre quando aveva esercitato il suo potere e tutta la sua influenza sugli Inferi, portandomici con lui, il periodo peggiore della mia vita.
Il silenzio pesava in quel posto, era un pesante macigno su di noi, su ciò che ci affiancava.
Stare con noi gli avrebbe fatto emergere la sua parte umana, gli avrebbe fatto senz'altro bene.
Trovarsi con noi, avere una famiglia che gli insegnasse il giusto agire di una creatura del bene era l'imperativo che mi imponevo di seguire, per lui.
Cole era caduto molto in basso, lo stesso non avrei permesso a mio figlio, non gli avrei concesso che commettesse gli stessi errori del padre.
Lui sarebbe stato una persona diversa.
D'altra parte volevo recuperare molte cose per semplice egoismo più che per altro, i momenti in cui non c'ero stata, gli anni in cui non avevo potuto stare con mio...figlio, ma non gli avrei permesso di fare del male alle mie sorelle o alle nostre famiglie, a Coop, a Leo o a Henry, non avrebbe dovuto sfiorarli con un dito.





Edited by >>Chris - 7/11/2010, 21:24
 
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view post Posted on 7/11/2010, 22:56
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:thomas:


Annuii capendo che Phoebe aveva compreso il legame che ci univa, nei suoi occhi potevo leggere l'amore per la famiglia e per mio padre sebbene vedessi anche tanto dolore.
Conoscevo quel dolore ma in parte non lo comprendevo, lo avevo solamente visto nella visione quando mia madre mi aveva toccato ma senza viverlo restava un immagine prima di emozioni.

:piper:


Guardai Phoebe strizzita, come poteva essere? Aveva visto Cole toccando il ragazzo? Il panico mi invase, non volevo passare un altro anno a diferndermi da quel demone, credevo fosse andato via per sempre e con lui fossero spariti tutti i guai provocanti ma ecco che quel ragazzo chiama mia sorella mamma.
Se era vero, lui era il feto che avevamo ucciso con la veggente ma perchè era vivo? Che fosse stato lui a portarci qui per salvarlo o era capita come per cole, rimasto umano con l'anima in un inferno per demoni.
Phoebe dobbiamo andare via da qui e forse so come.
Se ci trovavamo nella terra desolata, conoscevo l'incantesimo per portarci via.
Ero la sorella maggiore, dovevo portare phoebe lontano da lui, da quel demone che già una volta l'aveva traviata e per farlo avrei dovuto modificare la formula per includere anche le mie sorelle e concentrarmi sugli affetti che ci aspettavano a casa.
Amore lontano da noi
oltre lo spazio e il tempo
riporta il nostro cuore accanto a voi

Un alone rosa ci avvolse portandoci via da quel posto.

:piper::phoebe::paige::thomas:
Continua in Salotto - Villa Halliwell
 
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view post Posted on 9/11/2010, 13:30
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SPOILER (click to view)
Come avevo detto, di voler concludere entro il 7, ho orbitato tutti a villa halliwell


Edited by Angelus08 - 9/11/2010, 13:57
 
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